Corticosteroidi per via inalatoria e controllo dell’asma nei bambini


È stata compiuta una revisione della letteratura sull’uso di corticosteroidi per via inalatoria nel controllo dell’asma nei bambini utilizzando il nuovo paradigma terapeutico definito nel Expert Panel Report 3: Guidelines for the Diagnosis and Management of Asthma.

Sono stati revisionati i lavori pubblicati dal gennaio 1996 all’ottobre 2007.

Un totale di 18 studi, controllati con placebo, che hanno coinvolto oltre 8.000 bambini con asma ha incontrato i criteri per la valutazione della monoterapia con corticosteroidi per via inalatoria: 13 studi in doppio cieco con corticosteroidi per via inalatoria versus placebo. e 5 che hanno confrontato corticosteroidi per via inalatoria con farmaci antinfiammatori non steroidei.

Rispetto al placebo, il trattamento con corticosteroidi per via inalatoria è risultato associato ad una riduzione sia nel dominio dell’alterazione che in quello del rischio.

I miglioramenti nell’alterazione e nel rischio osservati con corticosteroidi per via inalatoria sono risultati in genere superiori a quelli osservati con farmaci non steroidei.

I corticosteroidi per via inalatoria sono risultati generalmente ben tollerati.

Piccole riduzioni nei tassi di crescita erano evidenti confrontando i corticosteroidi con placebo e/o farmaci antinfiammatori non steroidei nel lungo periodo ( oltre 1 anno ), ma quando misurate, le riduzioni diminuivano con il tempo.

In conclusione, il trattamento con i corticosteroidi per via inalatoria migliora il controllo dell’asma nei bambini per quanto riguarda i domini dell’alterazione e del rischio.
Differenze nei protocolli di studio hanno reso complesso il confronto dettagliato.

Sono necessari più studi che utilizzino indicatori appropriati per l’alterazione ( uso di farmaci di salvataggio, punteggi dei sintomi, giorni liberi da episodi di asma ) e per il rischio ( volume espiratorio forzato in 1 secondo in bambini che possono fare la spirometria, esacerbazioni che richiedono corticosteroidi orali, utilizzo di cure di emergenza ).
Sono inoltre necessari più studi sugli adolescenti. La maggior parte dei dati riportati sono relativi a bambini fino a 12 anni e i dati per gli adolescenti sono spesso mancanti ( o uniti agli adulti negli studi o non inclusi del tutto negli studi relativi a bambini in età scolare fino ai 12 anni ). ( Xagena2009 )

Rachelefsky G, Pediatrics 2009; 123: 353-366


Farma2009 Pedia2009 Pneumo2009


Indietro

Altri articoli

Nonostante il notevole peso delle malattie polmonari durante l’infanzia nei bambini nati molto pretermine, non esistono interventi basati sull’evidenza per...


I corticosteroidi prenatali migliorano gli esiti neonatali se somministrati a bambini a rischio di parto prematuro. Molte donne che ricevono...


Le diminuzioni della futura funzionalità polmonare sono un segno distintivo della nascita pretermine, ma gli studi per la gestione della...


Il trattamento materno prenatale con corticosteroidi è la cura standard per accelerare la maturazione fetale quando è imminente la nascita...


I sopravvissuti a leucemia linfoblastica acuta infantile ( ALL ) sono a rischio di deficit neurocognitivi associati a fattori di...


Per i bambini con asma incontrollata nonostante l’uso di corticosteroidi per via inalatoria a basso dosaggio, mancano le prove per...


I bambini sottoposti a chirurgia cardiaca per malattia congenita spesso ricevono corticosteroidi, con l'obiettivo di ridurre la risposta infiammatoria dopo...


Lo studio di fase 3 EORTC 58951 riguardante i bambini con leucemia linfoblastica acuta o linfoma non-Hodgkin ha preso in...


I mediatori lipidici svolgono un importante ruolo patofisiologico nei bambini atopici asmatici, ma non è nota la loro funzione nelle...